A spasso per Firenze..
Un po’ di curiosità: Il Diavolino del Giambologna
All’angolo tra piazza Strozzi e via de’ Vecchietti, dove c’è appunto palazzo Vecchietti, troviamo il Diavolino del Giambologna (pseudonimo di Jean de Boulogne, scultore fiammingo attivo in particolare a Firenze), pregevole bronzetto reggistendardo di arredo urbano che fu ordinato da Bernardo Vecchietti al Giambologna per ricordare un fatto che ebbe del miracoloso.
Era l’anno 1245 quando in piazza del Mercato Vecchio (oggi della Repubblica), durante una predica di San Pietro martire contro gli eretici, per spaventare e disperdere l’enorme folla degli uditori, apparve Satana sotto le sembianze di un Cavallo nero impazzito. Il domenicano, resosi immediatamente conto del pericolo che l’impazzata corsa dello spirito del male poteva arrecare agli astanti, alzò la mano e fece un largo segno della croce di fronte al cavallo che si fermò all’istante proprio sulla cantonata del palazzo Vecchietti, per poi svanire nel nulla come era apparso, lasciandosi dietro un forte odore di zolfo.
Più probabilmente il Diavolino fu realizzato dal celebre artista fiammingo come ringraziamento per la famiglia Vecchietti che l’aveva ospitato e sostenuto al suo arrivo a Firenze.
Quello in strada però è una copia, l’originale Diavolino del Giambologna è al Museo Bardini.
Piuttosto impressionante, a ben guardare, l’originale Diavolino del Giambologna conservato nel museo fiorentino Stefano Bardini (chiamato anche museo blu…).