Durante la costruzione della Cupola del Brunelleschi della Cattedrale di Santa Maria del Fiore, i fornacini dell’Impruneta, addetti alla cottura dei mattoni, avendo bisogno di maggior nutrimento sostanzioso per il duro lavoro nel quale erano impegnati, si inventarono di cuocere a “bocca di fornace” quanto di meno costoso ma proteico si trovasse in giro tra i macellai di Firenze.
Il muscolo di manzo, vecchio e calloso, non costava molto, quindi pensarono bene di cuocerlo un tempo assai lungo, per ammorbidirlo, immerso nel vino Chianti e con abbondante pepe, per camuffarne l’odore, e pieno di aglio per il suo effetto battericida.
Gustato con abbondante pane abbrustolito, ne risultò una pietanza talmente buona e appetitosa che ancora oggi il “Peposo” vive di ottima salute all’Impruneta, la sua patria, ma anche in tutto il circondario, fino ad arrivare nei migliori Ristoranti di tutta Italia..
Peposo all’Imprunetina
Peposo all’Imprunetina
ultima modifica: 2017-02-09T15:18:13+01:00
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